Oggi giorno è sempre più diffusa la malattia autoimmune dell'intestino
tenue, che si verifica in individui di tutte le età geneticamente
predisposti.Tra le cause della celiachia rientrano sia fattori ambientali sia
fattori genetici.
I fattori ambientali sono rappresentati dal glutine, ovvero la componente
proteica delle farine di frumento, orzo, segale ed avena. Il glutine di
frumento è a sua volta costituito da gliadine, che sono proteine solubili in
alcool, e glutenine, proteine alcool-insolubili.
L'importanza dei fattori genetici nella patogenesi della celiachia è
testimoniata da studi condotti su familiari di pazienti celiaci che hanno
rilevato una prevalenza dell'intolleranza pari al 10% tra i familiari di primo
grado e del 30% se si considerano fratelli e sorelle HLA identici]. Il risvolto
pratico di tale risultato è che per ogni nuovo paziente celiaco diagnosticato,
sarà opportuno consigliare l'esecuzione di test di screening sui familiari di
primo grado che, indipendentemente da sesso, età e quadro clinico, hanno un
rischio del 10% di essere a loro volta affetti da celiachia.
I casi di celiachia grave portano a caratteristici sintomi di feci
biancastre e perdita di peso o mancato aumento di peso (nei bambini
piccoli). Le persone affette da celiachia più lieve possono avere sintomi molto
più sottili e che si possono presentare in altri organi piuttosto che
nell’intestino È anche possibile essere affetti da celiachia ma non soffrire di
alcun sintomo. Molti adulti con la malattia, accusano solo un po' di stanchezza
o anemia.
L'anemia può svilupparsi in diversi modi. Il malassorbimento del ferro può
causare anemia da carenza di ferro e il malassorbimento dell’acido folico e
della vitamina B12.
L'incapacità di assorbire carboidrati e grassi può causare una perdita di
peso (o una mancata o ritardata crescita nei bambini) e affaticamento.
Il malassorbimento di calcio e vitamina D (compensatio da iperparatiroidismo
secondario) può causare osteopenia (una diminuzione del contenuto minerale
delle ossa)o osteoporosi (indebolimento delle ossa e rischio di fratture da
fragilità).
Una piccola parte di pazienti sviluppa una anormale capacità di coagulazione
per via della carenza di vitamina K e quindi risultano con un moderato rischio
di sanguinamenti anomali.
La celiachia è anche associata alla proliferazione batterica dell’intestino
tenue,, che può peggiorare il malassorbimento o causarlo nonostante l'adesione
ad una dieta idonea
Le sottospecie di grano (come farro, semola grano duro) e le specie affini,
quali orzo, segale, triticale e kamut possono anche indurre i sintomi della
malattia celiaca. Una piccola minoranza di pazienti celiaci reagiscono anche
all'avena. È più probabile che l'avena produca i sintomi per via della
possibile contaminazione con altri cereali, nei campi o durante la
distribuzione. Pertanto, generalmente il consumo di avena viene sconsigliato.
Tuttavia, molte aziende produttrici assicurano la purezza dell'avena e in
questi casi può essere assunta.
Altri cereali come il mais, il miglio, il sorgo, il teff, il riso e la zizania,
sono cibi considerati sicuri, così come gli pseudocereali come l'amaranto, il
quinoa o il grano saraceno. Alimenti, non cereali, ricchi di carboidrati come
le patate e le banane non contengono glutine e quindi non portano allo sviluppo
dei sintomi
Al 2012 la dieta senza glutine è l'unica terapia ma si stanno studiando altre
strategie terapeutiche. La dieta priva di glutine deve essere molto rigorosa
poiché bastano minime quantità per impedire il miglioramento e questa deve
essere seguita scrupolosamente per tutta la vita. Non vi è nessun farmaco
disponibile per prevenire i possibili danni o per evitare che il corpo attacchi
l'intestino quando è presente il glutine. La stretta aderenza alla dieta
permette, nella maggior parte dei casi, la risoluzione di tutti i sintomi. Ciò
contribuisce anche ad eliminare l'elevato rischio di cancro intestinale, di
osteoporosi e della sterilità che si verifica in alcuni casi. Una consulenza da
parte di un dietista viene generalmente consigliata, per assicurare che il
paziente sia a conoscenza degli alimenti contenenti glutine, quali alimenti
invece sono sicuri e come poter avere una dieta equilibrata, nonostante le
limitazioni. In molti paesi, i prodotti senza glutine sono disponibili su
prescrizione medica e possono essere rimborsati dall'assicurazione sanitaria.
Il perseguimento della dieta può essere difficoltoso, il mancato rispetto può
causare una ricaduta. Il termine "senza glutine" è generalmente
utilizzato per indicare un livello di glutine considerato innocuo, piuttosto
che una completa assenza dello stesso.Il livello esatto in cui il glutine è da
ritenersi innocuo, è incerto e controverso. Un recente studio ha
provvisoriamente concluso che il consumo inferiore ai 10 mg di glutine al
giorno è improbabile che possa causare anomalie istologiche, pur costatando la
necessità di ulteriori indagini.
La regolamentazione del marchio "senza glutine", varia notevolmente
di paese in paese. Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration ha
emesso, nel 2007, un regolamento che limita l'uso della dicitura nei prodotti
alimentari con meno di 20 ppm di glutine. L'attuale Codex Alimentarius
internazionale, consente ai prodotti contenenti 20 ppm di glutine di rientrare
nella categoria "senza glutine" I prodotti senza glutine sono di
solito più costosi e più difficili da trovare rispetto agli alimenti comuni.
Dal momento che i prodotti già pronti spesso contengono tracce di glutine,
alcuni celiaci potrebbero essere tenuti a cucinare tutte le pietanze
dall'inizio.
Anche seguendo una dieta, la qualità della vita correlata alla salute di un
celiaco, può essere inferiore rispetto alle persone prive della condizione. Gli
studi effettuati negli Stati Uniti, hanno dimostrato una qualità di vita
diventa paragonabile alla popolazione in generale, mentre in Europa è risultata
sensibilmente più bassa, tuttavia bisogna notare che i metodi di indagine non
sono sovrapponibili.Gli uomini tendono a manifestare un miglioramento più
marcato rispetto alle donne.Alcuni presentano persistenti sintomi digestivi o
dermatite erpetiforme,ulcere della bocca, osteoporosi con le fratture che ne
derivano. I sintomi indicativi di sindrome dell'intestino irritabile possono
manifestarsi e vi è un aumento del livello di ansia, di fatica, di dispepsia e
di dolore muscolo scheletrico.
Una volta effettuata la diagnosi, è molto importante che il paziente celiaco si
rivolga ad un gastroenterologo per una visita di controllo una volta all'anno.
Qui visita medica, colloquio col dietologo, ricerca degli anticorpi specifici
per celiachia e analisi di laboratorio (emocromo, ferritinemia, cunnaria,
albuminemia ed elettroliti sierici) permetteranno al medico di valutare le
condizioni del paziente
Posizione della Chiesa Cattolica roma
La dottrina della chiesa cattolica romana afferma
che perché l’Ecaurestia sia valida, il pane da utilizzarsi durante la Messa
deve essere di grano. Nel 2002, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha
approvato una composizione a basso contenuto di glutine, prodotta in Germania ,
che soddisfa tutti i requisiti. Anche in Italia sono in uso delle formulazioni
che, nonostante non siano del tutto prive di glutine, sono state approvate
dalla Associazione Italiana Celiachia.Alcuni cattolici celiaci hanno chiesto il
permesso di utilizzare cialde di riso, tuttavia ciò gli è stato sempre
negato.La questione è più complessa per i sacerdoti. Anche se un cattolico
(laico o ordinato) può ricevere l'Eucaristia sotto qualsiasi forma (pane e
vino) ricevendo Cristo "tutto intero" (il suo corpo, il suo sangue,
la sua anima e la divinità), per il sacerdote che agisce in persona Christi è
necessario che le assuma entrambe quando celebra la Messa, non per la validità
della sua comunione, ma per la pienezza del sacrificio del rito. Il 24 luglio
2003, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha dichiarato: "Data la
centralità della celebrazione eucaristica nella vita sacerdotale, si deve
essere molto cauti prima di ammettere al presbiterato candidati che non possono
assumere senza grave danno il glutine o l'alcool etilico".
Nel gennaio 2004, Ostie a bassissimo contenuto di glutine, approvate dalla
Chiesa, sono divenute disponibili negli Stati Uniti d'America, in Italia e in
Australia.
fonte presa da wikipedia
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